Sembra ieri che stavamo srotolando il tappeto rosso, che tendevamo il nastro tricolore, che eseguivamo febbrilmente gli ultimi preparativi per l’inaugurazione della piscina comunale di Codroipo.
Sembra ieri e invece sono passati vent’anni.
Quattro lustri nei quali quella che sembrava una scommessa con poche speranze di successo si è trasformata in una piccola ma significativa realtà del nuoto friulano prima e nazionale poi.
Tre impianti gestiti con criteri di eccellenza, senza ricorrere a sostegni pubblici ma anzi eseguendo importanti investimenti a beneficio delle comunità conciliando il valore sociale e la promozione sportiva.
Vent’anni che si possono anche tradurre in numeri: tre milioni di accessi; trentamila bambini che hanno imparato a nuotare; duemila posti di lavoro creati; duemila atleti tesserati, due dei quali hanno rappresentato l’Italia in occasione di Giochi olimpici e Campionati mondiali.
Una bella avventura, che al compimento del secondo decennio avremmo voluto celebrare diversamente. Invece, come nel gennaio 2001, siamo ancora qui, in trincea, per superare la peggiore sciagura abbattutasi sullo sport italiano nel dopoguerra.
Fiduciosi nel futuro, perché siamo abituati a stringere i denti e perché siamo circondati da un gruppo di collaboratrici e collaboratori di prim’ordine. I nostri ringraziamenti vanno a loro, principali artefici di questo piccolo miracolo: a chi è ancora con noi, a chi con noi ha percorso un tratto di strada, a chi oggi non c’è più: un ricordo speciale a Gianni Gross, maestro di sport e di vita, che a cinque anni dalla scomparsa rimane per noi un esempio e un modello ineguagliabile, e a Flavio Gudenzi, che ci ha lasciati davvero troppo presto.
Grazie a tutte, grazie a tutti.
Torneremo.
Gianfranco
Sante
Federico