A seguito del Decreto del presidente del consiglio dei ministri 26/4/2020 che recita:

[Art. 1.f] (…) è consentito svolgere individualmente, ovvero con accompagnatore per i minori o le persone non completamente autosufficienti, attività sportiva o attività motoria, purché comunque nel rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di almeno due metri per l’attivita’ sportiva e di almeno un metro per ogni altra attività

[Art. 1.g] (…) le sessioni di allenamento degli atleti, professionisti e non professionisti – riconosciuti di interesse nazionale dal Comitato olimpico nazionale italiano (CONI), dal Comitato Italiano Paralimpico (CIP) e dalle rispettive federazioni, in vista della loro partecipazione ai giochi olimpici o a manifestazioni nazionali ed internazionali – sono consentite, nel rispetto delle norme di distanziamento sociale e senza alcun assembramento, a porte chiuse, per gli atleti di discipline sportive individuali

dell’Ordinanza del presidente della giunta regionale del Veneto n. 44 del 3 maggio 2020 che recita:

[Art. 5] È consentita la pratica motoria o sportiva individuale nel rispetto del distanziamento di almeno due metri, per atleti professionisti o non professionisti di sport individuali e non individuali, in funzione dell’allenamento agonistico, anche presso impianti sportivi al chiuso o all’aperto ma in ogni caso a porte chiuse, incluse le piscine

dell’Ordinanza del presidente della giunta regionale del Friuli Venezia Giulia n. 12/PC che recita:

[Art. 18] che sia consentito l’allenamento in forma individuale di atleti professionisti e non
professionisti, riconosciuti di interesse nazionale dal Comitato olimpico nazionale italiano
(CONI), dal Comitato Italiano Paraolimpico (CIP) e dalle rispettive federazioni, anche con
l’istruttore sportivo, purché nel rispetto delle norme di distanziamento sociale, senza alcun
assembramento, in strutture a porte chiuse e previa sanificazione delle attrezzature ad ogni
utilizzo. È vietato l’utilizzo degli spogliatoi

stiamo ricevendo numerose richieste di chiarimenti in merito alla possibile riapertura delle piscine di Jesolo, Codroipo, Latisana, Manzano.

Dobbiamo quindi ricordare che il già citato DPCM 26/4/2020 all’art. 18 precisa

A tali fini, sono emanate, previa validazione del comitato tecnico-scientifico istituito presso il Dipartimento della Protezione Civile, apposite Linee-Guida, a cura dell’Ufficio per lo Sport della Presidenza del Consiglio dei ministri, su proposta del CONI ovvero del CIP, sentita la Federazione Medico Sportiva Italiana, le Federazioni Sportive Nazionali, le Discipline Sportive Associate e gli Enti di Promozione Sportiva

Posto quindi che un’eventuale riapertura interesserebbe esclusivamente gli atleti di interesse nazionale come definiti dalla Federazione italiana nuoto con propria circolare, cioè

gli atleti tesserati che abbiano partecipato o siano qualificati ad un Campionato Nazionale in una disciplina federale in qualsiasi categoria d’età, ad esclusione della categoria Esordienti

ad oggi l’Uffico per lo sport della presidenza del consiglio dei ministri non ha emanato le  previste linee guida. Trattandosi di una disposizione non derogabile e di valore normativo superiore a qualsiasi ordinanza regionale, gli impianti natatori non sono ancora in condizioni di riprendere l’attività per nessuna categoria di utenti.

Comprendiamo il desiderio di tornare in acqua, ma in questo momento lo scrupoloso rispetto delle regole è l’unica efficace protezione contro una recrudescenza della pandemia.

Grazie per l’attenzione e per la collaborazione.